sabato 29 novembre 2014

17. Avaro nell’insegnare- 101 storie zen

17. Avaro nell’insegnare

Un giovane medico di Tokyo, un certo Kusuda, incontrò un compagno di università che aveva studiato lo Zen. Il giovane dottore gli domandò che cosa fosse lo Zen.
«Io non posso dirti che cosa sia,» rispose l'amico, «ma una cosa è certa. Se capisci lo Zen, non hai più paura di morire».
«Questo è molto bello» disse Kusuda. «Voglio provarci. Dove posso trovare un insegnante?».
«Va' dal maestro Nan-in» gli disse l'amico.
Così Kusuda andò a trovare Nan-in. E per appurare se l'insegnante avesse a sua volta paura di morire, portò con sé un pugnale lungo una ventina di centimetri.
Quando Nan-in vide Kusuda esclamò: «Salve, amico. Come stai? Non ci vediamo da un pezzo!».
Quest'accoglienza sconcertò Kusuda che rispose: «Noi non ci siamo mai visti».
«È vero» rispose Nan-in. «Ti ho scambiato per un altro medico che viene a studiare qui da me».
Dato l'esordio, Kusuda perse l'occasione di mettere alla prova il maestro, e così, con riluttanza, gli domandò se poteva prendere lezioni di Zen.
Nan-in disse: «Lo Zen non è una cosa difficile. Se sei medico, tratta i tuoi pazienti con bontà. Lo Zen è questo».
Kusuda andò tre volte da Nan-in. Ogni volta Na-in gli disse la stessa cosa. «Un medico non dovrebbe perdere tempo qui da me. Va' a casa tua e prenditi cura dei tuoi pazienti». Ma Kusuda ancora non capiva come questo insegnamento potesse abolire la paura della morte. E la quarta volta proruppe: «Il mio amico mi aveva detto che quando uno impara lo Zen non ha più paura di morire. Ogni volta che vengo qui tu mi dici di prendermi cura dei miei pazienti. Questo lo so. Se il tuo cosiddetto Zen si riduce a questo, è inutile che continui a venire da te».
Nan-in sorrise e batté la mano sulla spalla del dottore. «Sono stato troppo rigido con te. Ora ti darò un koan». E propose a Kusuda di studiarsi il Mu di Joshu, che è il primo problema illuminante nel libro detto La porta senza porta. (I koan erano problemi, o piuttosto «sfide interiori» che i maestri proponevano ai discepoli per metterli alla prova. La porta senza porta, ovvero Mu-mon-kan, è un testo classico Zen, attribuito al maestro cinese Ekai, detto anche Mu-mon, che visse dal 1183 al 1260).
Kusuda meditò per due anni su questo problema del Mu (Niente). Infine pensò di avere raggiunto la certezza della mente. Ma l'insegnante commentò: «Non ci sei ancora».
Kusuda continuò la sua meditazione per un altro anno e mezzo. La sua mente diventò serena. I problemi si risolsero. «Niente» divenne la verità. Egli curava bene i pazienti e, senza nemmeno saperlo, era libero da ogni preoccupazione sulla vita e sulla morte.
Allora, quando tornò da Nan-in, il suo vecchio insegnante si limitò a sorridere.

venerdì 28 novembre 2014

ESISTONO DAVVERO I GENI (JINNI) ?

MISTERI,ESISTONO DAVVERO I GENI (JINNI) ?

In età preislamica (jāhiliyya) i ginni erano accreditati di notevole potenza, quasi sempre in grado di esprimere una devastante e spesso mortale cattiveria. Gli storici della religione islamica credono che tali entità fossero direttamente ricollegabili all'ostilità dell'ambiente fisico in cui vivevano gli Arabi della Penisola Arabica, tanto sedentari quanto nomadi (beduini), senza in alcun modo rifarsi a modelli allogeni.
Di tutti i ginni i più crudeli erano i ghūl, spesso resi in traduzione col termine "orco" per rifarsi a contesti occidentali noti attraverso la fiabistica; ma non meno crudeli nel tendere tranelli ai viaggiatori, in genere per ucciderli, erano gli ʿafārīt (al singolare ʿifrīt), le siʿlāt, la qutrūba, il mārid, il mārij. Relativamente innocuo era invece considerato l'ʿāmir. Tutti i ginni erano in grado di presentarsi sotto molteplici aspetti esteriori, dal momento che loro caratteristica generale sarebbe stata e rimarrebbe la loro estrema mutevolezza e la loro totale inafferrabilità.
L'islam accetta l'esistenza dei ginni, anche se ne disattiva pressoché tutte le potenzialità malefiche principali, limitandole a un fastidio più o meno accentuato.
Secondo la cultura islamica esistono anche ginni buoni e in grado di beneficare l'essere umano. Ciò perché, già all'epoca del profeta Maometto, alcuni ginni si sarebbero convertiti all'islam ascoltando le parole rivelate dal Profeta stesso.
Un tipico esempio di gin è quell'essere che, nella favolistica collegata alle Mille e una notte, Aladino libera da una lampada, al cui interno è rimasto prigioniero, in cambio dell'accoglimento di tutti i suoi desideri. Nelle fiabe, in logico collegamento a una diffusa credenza non solo islamica, un totale potere sui ginni sarebbe stato espresso a suo tempo da Salomone (in arabo Sulaymān) che è considerato come uno dei più grandi profeti precursori di Maometto.
Nel Corano è scritto che i ginni si originarono all'inizio dei tempi, come tutte le altre creature, grazie all'intervento di Allah. Essi, a differenza degli umani che avrebbero natura di terra e degli angeli la cui natura sarebbe di luce, ebbero origine dal fuoco. Ai gin, secondo lo stesso Corano e i trattati di demonologia islamici, apparterrebbe Iblis: termine certamente adattato dal greco diàbolos per indicare Satana (che, peraltro, viene chiamato Shaytān).
I modernisti islamici hanno tentato di adattare la fede nei ginni al portato della moderna scienza e qualcuno (come Muhammad ʿAbduh) ha ipotizzato che batteri e microbi non fossero ad esempio altro che ginni, in grado di produrre talora risultati fatali sul corpo umano, ma tale "lettura" non ha incontrato grande favore fra i credenti
Partecipa alla discussione e/o correggi la voce. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
La figura del gin, più spesso sotto il nome di genio, è stata ripresa diverse volte nell'ambito del cinema e della televisione, così come delle opere letterarie. Esempi lampanti sono il Genio del film d'animazione Disney Aladdin e lo stregone Jafar, il quale si avvicina molto alla natura primitiva del gin stesso, malvagia e in diretto legame col fuoco. La figura del genio è presente anche in Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, così come nelle serie televisive Due fantagenitori (nella figura di Norm il Genio), Un genio sul divano e Strega per amore. In alcuni casi la figura del genio ha assunto anche parte dei suoi originali risvolti negativi, come nel caso del film horror Wishmaster - Il signore dei desideri oppure di Red Sands - La forza occulta (2009). Anche nella serie Supernatural appaiono ginni con intenti ostili.
Il nome della protagonista del telefilm Strega per amore, Jeannie, è un diretto riferimento al termine gin.
Più di recente sono apparsi nel film Scontro tra titani, uscito nell'aprile 2010, dove sono chiamati djinns ("dj" è uno dei modi dell'inglese di rendere il suono della "g", vedi Django), anche se l'aspetto e le caratteristiche sono piuttosto differenti dal mito classico.


Nella Trilogia di Bartimeus di Jonathan Stroud un gin è uno dei cinque spiriti più forti; gli altri sono ʿafārīt (al singolare ʿifrīt), mārid, foliot e folletti.
Nel videogioco Prince of Persia: Le sabbie dimenticate uscito nel maggio 2010, i ginni sono creature di forma umana alleatesi con re Salomone per sconfiggere Ratash, un ʿifrīt malefico, rinchiudendo la sua armata in una roccaforte persiana. Durante il gioco Razia, l'ultima regina gin, aiuta il principe a combattere l'esercito di Ratash liberato da suo fratello.
Nella serie di videogiochi Golden Sun, sviluppata da Nintendo e Camelot, i ginni sono creature elementari benevole che aiutano i protagonisti nei combattimenti
(tratto da Misteri)
L'unica malattia incurabile della nostra epoca e' l'ignoranza.
(Vadim Zeland - Transurfing vivo)
Siate sempre voi stessi,
altrimenti nella vita vi andrà tutto storto.
Ricordatevi: non siete soli,
il vostro mondo avrà cura di voi.

lunedì 24 novembre 2014

Oggi prendi una decisione che hai sempre rimandato,
e domani fai la stessa cosa.
Allenerai il muscolo che potrà aiutarti a cambiare la tua intera vita.

Transurfing

sabato 22 novembre 2014

Dio in te

Non esiste il caso o la coincidenza in questo regno.
E nessuno è vittima della volontà o dei piani altrui. Voi avete pensato e sentito tutto ciò che vi accade nella vostra vita. Lo avete prodotto fantasticando sul “come sarebbe se” o temendo qualcosa, o accettando come verità ciò che qualcun altro vi ha detto. Tutto ciò che accade, accade come atto intenzionale prodotto attraverso il pensiero e le emozioni. Tutto.
(Ramtha - Dio in te, The white book)

Non importa quanto difficile possa sembrare una cosa,
ciò che senti già tuo è ciò che avrai.

venerdì 21 novembre 2014

io non risolvo i miei problemi. Correggo i miei pensieri.
E i miei problemi si risolvono da soli.
-Transurfing-

yoga- AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI

Lo scopo della scienza yoga è quello di calmare la mente, perché possa ricevere senza distorsioni l'infallibile guida della Voce Interiore.
(Paramahansa Yogananda - Autobiografia di uno Yogi)

Allucinazioni- sri Aurobindo

Essi mi hanno detto: "Queste cose sono allucinazioni".
Mi sono informato su che cosa fosse un'allucinazione, ed ho scoperto che sta ad indicare un'esperienza soggettiva o psichica che non corrisponde ad alcuna realtà oggettiva o fisica.
Allora mi sono seduto e mi sono meravigliato dei miracoli della ragione umana.
Sri Aurobindo605?f=a:5239>

giovedì 20 novembre 2014

coraggio e amore - Sri Aurobindo

Il coraggio e l'amore sono le uniche virtù indispensabili; esse manterranno vive l'anima anche se tutte le altre dovessero addormentarsi o venire eclissate.
Sri Aurobindo
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/comportamento/frase-32872?f=a:5239>

16. Quasi un Buddha- 101 Storie Zen

16. Quasi un Buddha

Uno studente universitario, che era andato a trovare Gasan, gli domandò: «Hai mai letto la Bibbia cristiana?».
«No, leggimela tu» disse Gasan.
Lo studente aprì la Bibbia e lesse da san Matteo: «"E perché ti preoccupi delle vesti? Guarda come crescono i gigli del campo: essi non lavorano e non tessono, eppure io ti dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria era abbigliato come uno di loro... Perciò non darti pensiero del domani, perché sarà il domani a pensare alle cose..."».
Gasan osservò: «Chiunque abbia detto queste parole, a me sembra un uomo illuminato».
Lo studente continuò a leggere: «"Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto. Perché colui che chiede riceve, e colui che cerca trova, e a colui che bussa verrà aperto"».
Gasan commentò: «Questo è molto bello. Chiunque l'abbia detto, è quasi un Buddha».

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Ateismo - Sri Aurobindo

  L'ateismo è una protesta necessaria contro la perversità delle Chiese e la ristrettezza delle fedi.
    Dio lo usa come una pietra per abbattere questi castelli di carte insudiciate.

Sri Aurobindo

ESSERE L'ESEMPIO - Yogananda

Ricorda, qualsiasi cosa vuoi che gli altri siano, devi prima esserlo tu stesso, e vedrai che essi risponderanno nella stessa maniera. E' facile desiderare che gli altri si comportino perfettamente nei tuoi confronti ed è facile vedere le loro colpe; ma è molto difficile comportarsi correttamente e considerare i propri errori. Se puoi ricordarti di agire rettamente, gli altri cercheranno di seguire il tuo esempio. Se puoi riconoscere i tuoi errori senza sviluppare un complesso d'inferiorità e puoi tenerti occupato correggendoti, allora userai il tuo tempo in maniera più proficua che se lo trascorressi soltanto desiderando che gli altri fossero migliori. Il tuo buon esempio farà di più per cambiare gli altri dei tuoi desideri, della tua indignazione o delle tue parole. Più migliori te stesso, più eleverai gli altri intorno a te. La persona che migliora se stessa diviene sempre più felice; e più diventi felice, più felici saranno le persone intorno a te.
(P. Yogananda)

mercoledì 19 novembre 2014

15. Shoun e sua madre- 101 Storie Zen

15. Shoun e sua madre

Shoun diventò un insegnante di Zen Soto. Faceva ancora i suoi studi quando gli era morto il padre, lasciando la vecchia madre affidata alle sue cure.
Tutte le volte che andava in una sala di meditazione Shoun portava con sé la madre. Da quando essa lo accompagnava, però, lui nei monasteri non poteva più vivere coi monaci. Sicché le costruiva una casetta e si prendeva cura della madre. Copiava sutra e poesie buddhiste, e in questo modo guadagnava quel poco di che vivere.
Quando Shoun comprava un po' di pesce per la madre, la gente rideva di lui, perché a un monaco è vietato mangiare pesce. Shoun non se ne curava. Ma a sua madre dispiaceva che gli altri ridessero del figlio. E infine disse a Shoun: «Credo che mi farò monaca. Posso diventare vegetariana anch'io». Così fece, e cominciarono a studiare insieme.
Shoun era appassionato di musica ed era un virtuoso dell'arpa, strumento che anche sua madre suonava. Nelle notti di plenilunio avevano l'abitudine di suonare insieme.
Una notte una giovane signora passò davanti alla sua casa e udì la musica. Profondamente commossa, invitò Shoun la sera dopo in casa sua perché suonasse per lei. Shoun accettò l'invito. Dopo qualche giorno incontrò per la strada la giovane signora e la ringraziò della sua ospitalità. Gli altri risero di lui. Era andato in casa di una donna di piacere.

Un giorno Shoun andò a fare una conferenza in un tempio lontano. Tornò a casa dopo qualche mese e trovò che la madre era morta. Gli amici non sapevano dove rintracciarlo, e il funerale si stava celebrando in quel momento.
Shoun si avvicinò e picchiò sulla bara col bastone. «Mamma, tuo figlio è tornato» disse. «Sono contenta di vedere che sei tornato, figlio» rispose Shoun per la madre.
«Sì, sono contento anch'io» disse Shoun. Poi annunciò a quelli che stavano intorno a lui: «La cerimonia funebre è finita. Potete seppellire il corpo».
Quando fu vecchio, Shoun sapeva che la sua fine era prossima. La mattina chiese ai suoi discepoli di radunarsi intorno a lui e disse che sarebbe morto a mezzogiorno. Bruciando incenso davanti ai ritratti di sua madre e del suo vecchio maestro, scrisse una poesia:
Ho vissuto sessant'anni come meglio potevo
Facendo la mia strada in questo mondo.
Ora la pioggia è cessata, le nubi scompaiono,
Il cielo azzurro ha una luna piena.
I suoi discepoli si raccolsero intorno a lui recitando un sutra, e Shoun spirò durante l'invocazione.

14. La strada fangosa- 101 Storie Zen

14. La strada fangosa

Una volta Tanzan ed Ekido camminavano insieme per una strada fangosa. Pioveva ancora a dirotto.
Dopo una curva, incontrarono una bella ragazza, in chimono e sciarpa di seta, che non poteva attraversare la strada.
«Vieni, ragazza,» disse subito Tanzan. Poi la prese in braccio e la portò oltre le pozzanghere.
Ekido non disse nulla finché quella sera non ebbero raggiunto un tempio dove passare la notte. Allora non poté più trattenersi. «Noi monaci non avviciniamo le donne» disse a Tanzan «e meno che meno quelle giovani e carine. È pericoloso. Perché l'hai fatto?».
«Io quella ragazza l'ho lasciata laggiù» disse Tanzan. «Tu la stai ancora portando con te?»

PREGHIERE ALLE DIREZIONI SACRE


PREGHIERA ALL'EST: “Grande Spirito guidaci nei tempi difficili in modo che noi non si distrugga con la nostra avidità i preziosi doni che tu ci dai, fa che i tuoi doni non siano mai sciupati, ma rendici consapevoli di tutti i bisogni dei nostri fratelli in ogni tempo”.

PREGHIERA AL SUD: "Oh Grande Spirito, abbiamo bisogno della tua forza per guarire sia noi che la terra stessa, per essere tuoi amici ogni giorno. Noi saremo pazienti ed in attesa di un tuo segno. Grazie oh Grande Spirito".

PREGHIERA ALL'OVEST: "Nel momento in cui l’oscurità arriva, noi preghiamo per tutto ciò che abbiamo avuto e per le benedizioni ricevute dal profondo del tuo amore, oh Grande Spirito”.

PREGHIERA AL NORD: “Mentre noi Ti preghiamo,
  per vederti ed udirti, conduci le nostre vite, oh Grande Spirito e proteggici dalle forze negative. Grazie Grande Spirito, per tutti i benefici avuti dalla tua preziosa guida, noi saremmo perduti senza di te.”

tratto da - ஜ Gli Indiani D'America: il Popolo ஜ-

Preghiera Cheyenne

Concedimi, o Grande Spirito, di imparare la lezione che hai nascosto in ogni foglia in ogni sasso. Io voglio essere forte, non per dominare il mio fratello, bensì per combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fai in modo che io possa essere sempre pronto a venire da Te con le mani pulite e lo sguardo leale. Così che, quando la mia vita finirà al calare del tramonto, il mio spirito si presenti a Te senza onta.
(Preghiera Cheyenne)

il Saggio

Il saggio non è colui che sa, ma colui che fa quello che sa.

PERSONALE PREGHIERA DEL GIORNO

BUONGIORNO AMICI!
Voglio condividere con voi la mia personale preghiera di oggi:

Sono Felice!
Sento il divino ogni giorno, mi sento grata per tutto quello che ho, per tutto il bene delle persone come voi, che mi scrivete ogni giorno, che commentate la mia pagina, e lasciate un vostro segno, ma anche per quelle che leggono in religioso silenzio.
Sono grata anche per tutto ciò che non ho, perchè mi dà modo di sognare e di apprezzare meglio le persone e il mondo,e di capirne il reale valore. Sono grata anche a chi non mi vuole bene e mi disprezza perchè queste persone senza saperlo mi stanno aiutando a crescere interiormente, a rafforzarmi, a guardare alle mie debolezze e mancanze con oggettività e maggior chiarezza.
Sono felice... 

francesca
 https://www.facebook.com/tileggoilfuturo

martedì 18 novembre 2014

Nella vostra realtà ciò che disegnate lo vedete,
la gente fa il contrario: ciò che vede, disegna.
Diventati padroni del vostro proiettore!
Fateci girare non ciò che vedete, ma ciò che volete vedere.


TRANSURFING - SINTESI DELLA TRILOGIA

lunedì 17 novembre 2014

DONNE CHE CORRONO COI LUPI

Amare significa stare con. Significa emergere da un mondo di fantasia in un modo in cui è possibile un amore sostenibile a faccia a faccia, un amore fatto di devozione. Amore significa restare quando ogni cellula dice: scappa! Poi si ritroveranno entrambi rafforzati , chiamati a una più profonda comprensione dei due mondi in cui vivono, uno terreno, l’altro dello spirito. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Andate e lasciate che le storie, ovvero la vita, vi accadano, e lavorate queste storie dalla vostra vita, riversateci sopra il vostro sangue e le vostre lacrime e il vostro riso finché non fioriranno, finché non fiorirete. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés

*
Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Ringrazio, infine, l’odore dello sporco buono, il suono dell’acqua libera, gli spiriti della natura che accorrono sulla strada per vedere chi passa. Tutte le donne che sono vissute prima di me e hanno reso il sentiero un po’ più aperto e un po’ più facile. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Ovunque e sempre l’ombra che ci trotterella dietro va a quattro zampe. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Riparare l’istinto ferito, bandire l’ingenuità, apprendere gli aspetti più profondi della psiche e dell’anima, trattenere quel che abbiamo appreso, non volgerci altrove, proclamare a gran voce che cosa vogliamo… tutto ciò richiede una resistenza sconfinata e mistica. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
In tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali, quelli che, se ci daremo da fare, si avvereranno.
Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
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I territori spirituali della Donna Selvaggia, nel corso della storia, sono stati spogliati e bruciati, i cicli naturali costretti a diventare innaturali per compiacere gli altri. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
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Alle sedie e ai tavoli preferivo la terra, gl’alberi e le caverne, perché la sentivo di potermi appoggiare alla guancia di Dio. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés

*
Ho avuto la fortuna di crescere nella Natura. Dai fulmini seppi della subitaneità della morte e dell’evanescenza della vita. Le figliate dei topolini mostravano che la morte era raddolcita da una nuova vita. Una lupa uccise un suo cucciolo ferito a morte; insegnò la compassione dura, e la necessità di permettere alla morte di andare al morente. I bruchi pelosi che cadevano da gl’alberi e faticosamente risalivano m’insegnarono la determinazione. Dal loro solletico, quando mi passeggiavano sul braccio, imparai come la pelle può risvegliarsi e sentirsi viva. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
La lingua della narrazione e della poesia è formidabile sorella del linguaggio dei sogni. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
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Tutte le creature della terra tornano a casa. Abbiamo creato rifugi naturali per ibis, pellicani, aironi, lupi, gru, cervi, topi, alci e orsi, e stranamente non per noi stessi nei luoghi in cui viviamo giorno dopo giorno. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Tutte entriamo nel mondo per danzare. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
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La donna selvaggia è nel contempo amica e madre di coloro che hanno perso la strada, si sono sperdute, di tutte coloro che hanno bisogno di sapere, di tutte coloro che hanno un enigma da risolvere, di tutte coloro che vagano e cercano nella foresta o nel deserto. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés

*
La Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi è la straordinaria intuizione che ha fondato una psicanalisi del femminile. E ha cambiato la vita di moltissime persone. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
Dobbiamo enunciare con voce chiara la nostra verità ed essere capaci di fare quanto è necessario nei confronti di ciò che vediamo [... ] Quando la vita dell’anima è minacciata non soltanto è accettabile tirare una riga, è indispensabile. Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés
*
La donna selvaggia porta tutto ciò di cui una donna ha bisogno per essere e sapere.
Porta il medicamento per tutto. Porta storie e sogni e parole e canzoni e segni e simboli.
Riunirsi alla natura selvaggia significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo, parlare e agire per proprio conto, in prima persona, rifarsi ai poteri femminili innati dell’intuito e della percezione, riprendere i propri cicli.
La donna selvaggia è intuito, veggenza, colei che sa ascoltare. Lei è idee, sentimenti, impulsi, memoria. E’ colei da cui andiamo a casa. E’ quello che ci fa andare avanti quando pensiamo di essere finite. Lascia impronte ovunque ci sia una donna che è terreno fertile. Vive in un mondo lontano che a forza si apre un varco verso il nostro mondo.
Donne che corrono coi lupi – Clarissa Pinkola Estés

APATITE: LE PIETRE E IL LORO POTERE

APATITE
Famiglia: fosfati
Colori: giallo, verde, blu.
La pietra della comunicazione. Si credeva aiutasse la balbuzia e l`ipertensione e a superare la tristezza e il dolore. Si dice che l`Apatite portasse forza nella lotta contro i virus ed assistesse nel mescolare il nuovo e il vecchio nella vita di ciascuno.
Chakra: la varietà gialla agisce sul 3° chakra, la verde sul chakra del cuore, da utilizzare nell’area della base dello sterno, la blu sul 5° chakra

Anima: l'apatite spinge a vivere una vita più completa; stimola la lealtà



Subconscio: combatte l’apatia da depressione ed esaurimento; stimola la volontà

Sfera mentale: stimola l’autonomia; rende dinamici

Sfera emotiva: rende estroversi e socievoli; incoraggia la motivazione, l’ottimismo e la fiducia; calma la rabbia e attenua i dispiaceri; fa recuperare l’entusiasmo peri propri interessi

Corpo: stimola l’appetito; è un ricostituente ed un tonico, poiché mobilita le riserve energetiche e favorisce la rigenerazione cellulare, soprattutto dell’apparato scheletrico; aiuta quindi nei casi di rachitismo, artrosi, osteoporosi e fratture

LETTURA SPIRITUALE DEI TAROCCHI

LETTURA DEI TAROCCHI




SE VUOI UN CONSULTO PER CONOSCERE IN MANIERA PROFONDA  LA TUA PERSONALITA' E LE PERSONE CHE TI CIRCONDANO 

SCRIVIMI, VEDREMO INSIEME I VARI ASPETTI DELLE SITUAZIONI CHE PIU' TI STANNO A CUORE  

tileggoilfuturo@gmail.com

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Dio - Sri Aurobindo

Vivi per Dio nel tuo vicino, Dio in te stesso, Dio nel tuo paese e nel paese del tuo nemico, Dio nell'umanità, Dio nell'albero, nella pietra e nell'animale, Dio nel mondo e fuori del mondo; allora sarai sulla giusta via della liberazione.
Sri Aurobindo-

L'amore della Solitudine - Sri Aurobindo

L'amore della solitudine è il segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
Sri Aurobindo

EVITATE LE PERSONE NEGATIVE

Non ha importanza quanto tu sia una brava persona, ci sarà sempre qualcuno che ti criticherà e che cercherà di sminuirti, che si approfitterà della tua buona fede e della tua generosità.
Allontanatevi dalle persone che non vi stimano, che cercano solo di prendere tutto ciò che voi potete dare, e che poi hanno pure il coraggio di criticarvi e di insultarvi. PRENDETE LE DISTANZE, IGNORATELE, sono solo persone negative che vi porteranno solo ad avere comportamenti negativi!! Non entrate in discussioni con loro! SEMPLICEMENTE EVITATELE E ALLONTANATELE!!  -francesca-

domenica 16 novembre 2014

SMETTILA!! 30 ATTEGGIAMENTI DA MODIFICARE PER VIVERE MEGLIO!



1- Smettila di passare del tempo con le persone sbagliate
La vita è troppo corta per trascorrere del tempo con persone con cui non sei felice. Se qualcuno ti vuole nella sua vita, deve creare lo spazio per te. E tu non dovresti avere bisogno di lottare per averlo. Non insistere mai con qualcuno che dimostra di non apprezzare il tuo valore. E ricordati che gli amici migliori non sono quelli che ti stanno vicino quando le cose ti vanno bene, ma sono quelli che ti stanno a fianco anche quando le cose si mettono al peggio. Gli ultimi studi in materia ci insegnano che finiamo per assomigliare alle persone che frequentiamo di più. Quali sono queste persone per te?
2- Smettila di scappare via dai tuoi problemi
Affrontali a testa alta. Non sarà facile. Non esiste nessuno al mondo che sia capace di gestire in maniera impeccabile ogni momento (soprattutto quelli difficili). Nessuno si aspetta che diventiamo capaci di risolvere immediatamente ogni problema. Non siamo fatti in questo modo. In realtà siamo fatti per arrabbiarci, rattristarci, esitare e cadere. Perchè questo è il vero scopo della vita, affrontare i problemi, imparare da essi, cambiare e risolverli durante tutta la nostra vita. Questo è quello che ci forma e ci rende chi diventiamo.
3- Smettila di raccontarti bugie
Puoi mentire a chi vuoi là fuori nel mondo, ma non puoi mentire a te stesso. Le nostre vite migliorano solo nel momento in cui ci apriamo a nuove possibilità e la prima, forse più difficile di queste, è quella di essere onesti con noi stessi.
4- Smettila di mettere i tuoi bisogni in fondo alla lista
Quando ami troppo qualcuno, la cosa più dolorosa che può accadere è quella di smarrire te stesso e dimenticare che sei speciale anche tu. Va bene aiutare gli altri, ma ricorda di aiutare anche te. Se esiste un momento in cui seguire la tua passione e fare qualcosa che sia importante per te, quel momento è adesso.
5- Smettila di essere chi non sei
Una delle sfide più grandi nella vita è quella di essere noi stessi, in un mondo che cerca di renderci come tutti gli altri. Ci sarà sempre qualcuno più carino, più intelligente, più giovane, ma non saranno mai te. Non cambiare per farti amare dalle persone. Sii te stesso e le persone giuste ameranno chi sei veramente.

6- Smettila di rimanere attaccato al passato
Non possiamo muoverci verso il nuovo se siamo trattenuti dalle vecchie catene. Non potrai mai incominciare un nuovo capitolo della tua vita se continui a leggere l’ultimo. E’ come girare per strada continuamente girati all’indietro. A cosa serve continuare a portare addosso i pesi di ciò che è accaduto? A volte il passato può essere stato molto doloroso, ma continuando a restarci attaccati ripetiamo quell’ episodio nella nostra mente non una ma mille volte. E soffriamo non una ma mille volte…
7- Smettila di avere paura di fare degli errori
Fare qualcosa e farla male è almeno dieci volte più produttivo di non fare niente. Ogni successo porta dietro di sé una sfilza di fallimenti ed ogni fallimento ti avvicina al successo. Alla fine ti ritrovi a rimpiangere le cose che NON hai fatto, piuttosto che quelle che hai fatto.
8- Smettila di criticarti per i vecchi errori
Forse abbiamo amato la persona sbagliata e sofferto per le cose sbagliate, ma per quanto le cose siano andate storte, una cosa è certa: gli errori ci hanno aiutato a trovare la persona e le cose giuste per noi. Tutti facciamo errori, stiamo male, e rimpiangiamo le cose del passato. Ma tu non sei i tuoi errori, non sei la tua sofferenza e sei qui ADESSO con il potere di dare forma alla tua giornata ed al tuo futuro. Ogni singola cosa che ti è accaduta nella vita ti ha preparato, e continua a farlo, per ciò che è in arrivo.
9- Smettila di cercare di comprare la felicità
Molte delle cose che desideri sono costose. Ma la verità è che le cose che ti soddisfano veramente sono gratis – l’amore, le risate e lavorare con ciò che ti appassiona. Una ricerca condotta dagli psicologi Leaf Van Boven e Thomas Gilovich ha esaminato cosa funzioni meglio, quando cerchiamo di “acquistare la felicità”.
Van Boven e Gilovich si sono chiesti: da più risultati in termini di felicità acquistare prodotti (vestiti, elettronica, macchine, ecc.) o esperienze (andare a teatro, prendere fare un viaggio, un corso)?
Per questo studio hanno intervistato migliaia di persone e i risultati sono molto chiari: acquistare esperienze rende le persone molto più felici, sia a breve che a lungo termine, rispetto ad acquistare prodotti. Perchè?
Innanzitutto perchè nel tempo la memoria dell’esperienza viene distorta. E magari di quel viaggio ai tropici ci siamo scordati le zanzare grandi come elicotteri che non ci lasciavano dormire ma ci ricordiamo perfettamente della meravigliosa spiaggia bianca fine come la farina e dell’acqua così cristallina che potresti anche berla.
Poi, perchè in genere le esperienza ci portano a stare in contatto con altri esseri umani, a condividere (prima, dopo o durante l’esperienza), a conoscere nuove persone, a crescere, a provarci in nuovi campi. E questi sono tutti ingredienti della felicità e della Self Actualization. Al contrario, qualunque oggetto ben presto perde il suo appeal, anche il vestito più bello col tempo diventa vecchio e finisce chiuso dentro un armadio, la macchina più veloce diventa obsoleta. Compera esperienze non cose!
10- Smettila di cercare gli altri per essere felice
Se non sei felice per chi sei internamente, non sarai mai felice stando in una relazione con chiunque altro. Hai bisogno di creare stabilità nella tua vita prima di dividerla con qualcun altro. Se non abbiamo sviluppato una sana relazione d’amore con noi stessi, infatti, rischiamo di sentirci sempre incompleti e soli. Per colmare questo vuoto cercheremo disperatamente l’amore, avremo continuamente bisogno dell’altro, amico, amante, figlio che sia.
E così finiremo regolarmente in relazioni con persone sbagliate, o anche se le persone fossero giuste, metteremo in atto atteggiamenti inconsci che finiranno per sabotare la relazione. Nel tentativo di riempire un vuoto che nessuno dall’esterno può colmare diventeremo assillanti per avere attenzione, compagnia, tempo, approvazione.

11- Smettila di essere pigro
Non pensarci troppo o finirai per creare dei problemi che non esistevano. Valuta le situazioni e passa all’azione con decisione. Progredire implica rischi. Punto. Ma anche stare fermo e non fare niente può essere rischioso. Trascinarti vecchi problemi per anni senza fare niente e aspettare che si risolvano da soli non porta forse dei rischi? Non puoi arrivare al traguardo se i tuoi piedi sono ancora sulla linea del via.
12- Smettila di pensare che non sei ancora pronto
Nessuno si sente pronto al 100% quando arriva una opportunità; le più grandi opportunità della nostra vita ci obbligano ad uscire dalla zona di comfort, e questo significa che all’inizio non saremo per niente al sicuro. Qualunque sogno, qualunque progetto tu abbia nel cuore, parti! E diventerai pronto/ a man mano che lo porterai avanti.
13- Smettila di impegnarti nelle relazioni per le ragioni sbagliate
Ogni relazione andrebbe scelta con saggezza. Meglio soli che male accompagnati, in questo campo non c’è nessun motivo di fare le cose in fretta. Se una cosa deve succedere, succederà – al momento giusto, con la persona giusta e per la ragione giusta. Innamorati perchè è la persona giusta e avete una visione/missione importante in comune, non perchè sei solo.
14- Smettila di rifiutare una nuova relazione solo perchè quelle vecchie non hanno funzionato
Ogni persona che incontri nella vita ha uno scopo. Alcune ti metteranno alla prova, alcune ti useranno ed altre ti insegneranno. Ma, molto importante, alcune tireranno fuori il meglio da te.
15- Smettila di metterti in competizione con il resto del mondo
Non preoccuparti di quello che gli altri fanno meglio di te. Concentrati sul battere il tuo record personale, ogni giorno. Il successo è una battaglia soltanto fra TE e TE.
16- Smettila di essere invidioso degli altri
L’invidia è l’arte di tenere in considerazione solo le benedizioni degli altri, invece delle tue. Chiediti “Cos’è che ho io, che tutti gli altri vogliono?”
17 – Smettila di lamentarti e di dispiacerti per te stesso
I tiri mancini della vita esistono per un motivo: per modificare il tuo percorso nella direzione apposta per te.
Potresti non vederla subito o non capire tutto il quadro nel momento in cui qualcosa di spiacevole succede, e questo potrebbe essere duro. Ma rifletti un po’ su quei momenti negativi del passato: ti accorgi che alla fine ti hanno portato in posti migliori, con persone migliori, stati mentali o situazioni migliori.
Quindi, sorridi!
E ricordati che sei più forte di ieri e che lo sarai ancora di più domani.
18- Smettila di portare rancore
Non vivere la tua vita con l’odio nel cuore. Finirai per fare del male a te, molto più che alle persone che detesti.
Perdonare non è dire “quello che mi hai fatto va bene”, è affermare “non permetterò che quello che mi hai fatto rovini la mia felicità per sempre”. Il perdono è la risposta… lascia andare, trova la pace, liberati! E ricordati che il perdono non è solo per le altre persone, è anche per te.
Perdonati, procedi oltre e cerca di fare meglio la prossima volta.


19- Smettila di permettere agli altri di farti scendere al loro livello
Rifiutati di abbassare i tuoi standard per far stare bene quelli che non vogliono alzare i loro. Non serve a niente sminuire sè stessi affinchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. In questo modo creiamo solo relazioni di dipendenza.
Occorre invece creare relazioni di inter-dipendenza dove ognuno può far fiorire le proprie potenzialità. Decidi quali sono i tuoi standard e mantienili. E’ il regalo migliore che puoi fare a te stesso/a e alle persone che ti sono vicine.
20- Smettila di perdere tempo a spiegarti agli altri
Smettila di giustificarti, di scusare le tue scelte. I tuoi amici non ne hanno bisogno e i tuoi non-amici non ci crederanno comunque.
Fai quello che tu e il tuo cuore sapete essere vero.
E smettila di preoccuparti di cosa penseranno gli altri. Gli altri sono liberi di pensare e fare quello che vogliono della loro vita. E anche tu.
Ricordati della zona di potere!
21- Smettila di fare sempre la stessa cosa senza fare mai una pausa
Il momento per fare un respiro profondo è quando non hai tempo per farlo. Se continui a fare quello che stai facendo, otterrai quello che stai ottenendo. A volte hai bisogno di prendere le distanze da te stesso per vedere le cose in modo più chiaro. E il respiro, è un modo semplice e immediato per interrompere il ciclo. Se vuoi ripulire le vecchie tossine energetiche, fare il pieno di vitalità e imparare una tecnica facile e molto potente per il tuo benessere fisico ed emozionale (e che ha un grande effetto dimagrante e antiaging!).
22- Smettila di sottovalutare la bellezza dei piccoli istanti
Apprezza le piccole cose, perchè in un futuro potrai girarti indietro e scoprire che quelle erano le cose grandi. La parte migliore della tua vita sarà costituita da quei piccoli ed anonimi istanti che trascorrerai sorridendo con qualcuno di cui ti importa. Hai già il tuo Diario della gratitudine? Se non ce l’hai ancora è tempo di farne uno!
23- Smettila di cercare di fare le cose perfette
Il mondo reale non ricompensa i perfezionisti, ricompensa quelli che portano le cose a compimento.
24- Smettila di seguire la via di minima resistenza
La vita non è facile, specialmente quando pianifichi di ottenere qualcosa di importante. Non scegliere la via facile. Fai qualcosa di straordinario.
25- Smettila di agire come se tutto andasse bene, quando non è così. Sentirsi deboli per un po’ è ok.
Il primo passo da fare per essere felici è accettare i problemi e le emozioni dolorose come parte inevitabile della vita, come parte del fatto di essere vivi. Non devi sempre fare finta di essere forte e non c’è bisogno di dover sempre dimostrare che le cose vanno benone.
E non dovresti nemmeno preoccuparti di quello che pensano le altre persone – e se devi piangere fallo, perchè versare lacrime fa bene. Prima lo fai, prima ti tornerà il sorriso.
26- Smettila di incolpare gli altri per i tuoi guai
La capacità di realizzare i tuoi sogni dipende dalla capacità che hai di prenderti la responsabilità della tua vita. Quando incolpi gli altri per quello che ti è successo, stai negando la tua responsabilità – dai agli altri il potere su quella parte della tua vita.
Invece di sentirti vittima puoi decidere di far funzionare al meglio il tuo cervello.
E’ più facile di quanto pensi. Il tuo cervello è come un enorme computer che vuole accontentarti e farà tutto quello che vuoi se tu gli parli nel suo linguaggio.
27- Smettila di volere essere tutto per tutti
Farlo è impossibile, e cercare di farlo ti farà solo venire un bell’esaurimento. Dirigi invece il tuo focus su una persona alla volta. Far tornare il sorriso ad UNA persona (anche uno sconosciuto) PUO’ cambiare il mondo. Forse non tutto il mondo, sicuramente il suo mondo.
In un esperimento, il dr. Martin Seligman che è stato per anni il presidente dell’APA ed è il fondatore della Psicologia Positiva ha chiesto a un gruppo di studenti di fare due azioni, una puramente piacevole, una che fosse invece di aiuto a qualcuno. Quasi tutti gli studenti hanno riportato che è stata l’azione altruistica a renderli più felici e non quella piacevole.
Perché?
Perché l’atto piacevole è stato presto dimenticato, mentre quello altruistico ha lasciato una sensazione di benessere per tutta la giornata.
28- Smettila di preoccuparti così tanto
Preoccuparsi non alleggerirà il carico di domani, ma alleggerirà la gioia di oggi. Ecco un esercizio di pronto soccorso. Quando vuoi verificare se vale la pena che ti preoccupi per qualcosa chiediti “Questa cosa sarà importante fra un anno? Tre anni? Cinque anni?” se la risposta è no, allora non vale la pena di preoccuparsi.
29- Smettila di focalizzarti su quello che non vuoi che succeda
Focalizzati invece su quello che vuoi che succeda. Il pensiero positivo è la pietra miliare per qualsiasi grande storia di successo. Se ti svegli ogni mattina con il pensiero che qualcosa di meraviglioso ti accadrà quel giorno, e stai attento a quello che succede, ti accorgerai spesso che avrai ragione.
30- Smettila di essere ingrato
Non ha importanza quanto sia bella o brutta, svegliati ogni mattina grato per la tua vita. Da qualche parte, qualcuno sta disperatamente lottando per la sua. Invece di pensare a quello che non hai, prova a pensare a quello che hai e che agli altri manca.


ACQUAMARINA: LE PIETRE E IL LORO POTERE



ACQUAMARINA
Famiglia: berilli
Colori: da azzurro pallido quasi incolore a blu intenso.
Associata al coraggio e alla liberazione da ansia e paura, si riteneva calmasse ed alleviasse le angoscie aiutando a rilassarsi durante i lunghi viaggi. Molti credono che protegga il mare ed i marinai proteggendo anche dal mal di mare. Secondo la tradizione aiuta ad avere chiarezza di pensiero.
Chakra: 5° - centro della gola





Anima: l'acquamarina aiuta ad esprimere verità universali, favorisce la crescita interiore, la lungimiranza, la veggenza, la medianità

Subconscio: stimola la sincerità, la perseveranza ed il dinamismo; favorisce il rilassamento, la leggerezza e la tranquillità, infondendo la fiducia di poter portare a termine quanto si è intrapreso; stimola il desiderio si risolvere le questioni lasciate in sospeso

Sfera mentale: elimina la confusione mentale; facilita l’esprimersi senza temere il giudizio altrui

Sfera emotiva: elimina la timidezza; stabilizza i picchi emotivi, permettendo l’espressione serena delle proprie emozioni

Corpo: agisce sui problemi respiratori e del cavo orale (di tipo virale o allergico), svolgendo un’azione disinfettante ed antinfiammatoria della gola; rinforza il sistema immunitario nel suo complesso; (ghiandole endocrine come ipofisi e tiroide), stimola l’equilibrio del sistema linfatico e regola i processi di crescita

Pulizia e Ricarica: tramite immersione in acqua fredda salata (qualche ora) o con un intervento Reiki; in alternativa, riporla su una famiglia naturale di ametista o di cristallo di rocca; bagni di sole (no luce diretta) e di luna ne rigenerano la vitalità. Quando l’acquamarina avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarla alla natura, liberandola in mare o in un corso d’acqua

Utilizzo: portarla con sé (in tasca o in un sacchetto in fibra naturale appeso al collo); indossarla come pietra montata in ciondoli, collane o bracciali; dormirci, inserendola nella federa del cuscino; ottima anche durante momenti di meditazione e trattamenti reiki; minerale fondamentale nei trattamenti di cristalloterapia.

sabato 15 novembre 2014

LE PIETRE E IL LORO POTERE: AVVENTURINA

AVVENTURINA
Famiglia: quarzi
Colori: verde e rosso.
La pietra delle opportunità: si credeva attraesse prosperità. Consiglio: tieni un Aventurina nella tasca sinistra quando compri il biglietto della lotteria o giochi ad un qualsiasi gioco di fortuna.

Chakra: la qualità rossa opera sul 2° chakra, la verde agisce sul 4° chakra, da utilizzare nell’area della base dello sterno

Anima: l'avventurina aiuta a comprendere cosa può far felici, favorendo così lo sviluppo della personalità e la capacità di prendere decisioni autonome (entrambe)

Subconscio: stimola la leggerezza interiore e la spensieratezza (verde); stimola la posatezza e la sicurezza interiore (rossa)

Sfera mentale: rilassa la mente e quindi aiuta in casi di nervosismo, stress, preoccupazione ed insonnia (verde); stimola un sereno pragmatismo (rossa)

Sfera emotiva: apporta entusiasmo, gioia e ottimismo



Corpo: entrambi i tipi di avventurina prevengono i disturbi legati al cuore (infarto e arteriosclerosi), in quanto stimolano il metabolismo dei grassi e del colesterolo; la qualità verde è indicata per le problematiche della pelle collegate ad un eccesso di calore (scottature, colpi di sole) ed è leggermente antidolorifica; la rossa stimola la circolazione del sangue ed incide sulla potenza sessuale

mercoledì 12 novembre 2014

L'AMORE E LA FOLLIA

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
Dopo il caffè, la Follia propose: “Si gioca a nascondino?”.
“Nascondino? Che cos’è?” – domandò la Curiosità.
“Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare”.
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
“1.. 2.. 3.. – la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d’alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L’ Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.
CENTO! – gridò la Follia – Comincerò a cercare.”
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: “Dov’è L’Amore?”.
Nessuno l’aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l’Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l’Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L’Amore accettò le scuse.
Oggi, l’ Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
Segnala questa bella storia a chi vorresti raccontarla di persona, magari di sera, quando i rumori di fondo della giornata se ne stanno a dormire e le anime di colpo si risvegliano.
Invialo solo perché vuoi bene a qualcuno. La felicità è come il sorriso, non costa nulla a chi la porta ma da molto a chi la riceve.

martedì 11 novembre 2014

DONNE CHE AMANO TROPPO- robin norwood

Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo.
Robin Norwood, Donne che amano troppo
*
Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo “sbagliato” per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci. Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per potere poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo “giusto” per noi.
Robin Norwood, Donne che amano troppo
*
Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza o li consideriamo conseguenze di una infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando leggiamo un saggio divulgativo di psicoanalisi e sottolineiamo
tutti i passaggi che potrebbero aiutare lui, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amor nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
A dispetto di tutta la sofferenza e l’insoddisfazione che comporta, amare troppo è una esperienza tanto comune per molte donne che quasi siamo convinte che una relazione intima debba essere fatta così.
Robin Norwood, Donne che amano troppo
*
Molte donne commettono l’errore di cercare un uomo con cui sviluppare una relazione senza prima avere sviluppato una relazione con se stesse; corrono da un uomo all’altro, alla ricerca di ciò che manca dentro di loro…
La ricerca deve cominciare a casa, all’interno di sè…
Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perchè quando nel nostro vuoto andiamo cercando l’amore, possiamo trovare solo altro vuoto.
Robin Norwood, Donne che amano troppo
*
Quando amiamo troppo, in realtà non amiamo affatto perchè siamo dominate dalla paura: paura di restare sole, paura di non essere degne d’amore, paura di essere abbandonate o ignorate…
E amare con paura significa soprattutto attaccarsi morbosamente a qualcuno che riteniamo indispensabile per la nostra esistenza, amare con paura comporta la messa in atto di tutta una serie di meccanismi di controllo per tenere l’altro nell’area del proprio possesso.
Robin Norwood, Donne che amano troppo
*
Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire.
Robin Norwood, Donne che amano troppo

LE PIANTE E I LORO BENIFICI: ARTIGLIO DEL DIAVOLO

Descrizione e origine dell'artiglio del diavolo

L'artiglio del diavolo è un'erbacea perenne con fusti striscianti che si originano da una spessa radice primaria dalla quale si dipartono radici secondarie tuberiformi. Ha foglie verde-grigio irregolarmente lobate, e fiori tubulari gialli e violetti. I frutti sono tipicamente provvisti di spine (“artigli”) e sono la causa del singolare nome della pianta. L'artiglio del diavolo è originario del sud Africa. La maggior parte della droga deriva da raccolta spontanea, ma sono in corso colture sperimentali. Fu per la prima volta introdotta in Europa nel 1953.

Principi attivi di riferimento dell'artiglio del diavolo

Glucosidi iridoidi tra cui il principale è l’arpagoside.

Attività principali dell'artiglio del diavolo

L'artiglio del diavolo è un' antinfiammatorio, antireumatico, debolmente analgesico, tonico-amaro.

Uso dell'artiglio del diavolo

 

L'artiglio del diavolo è utilizzato nell' artrosi, dolore articolare, osteoartriti, mal di schiena. Per stimolare la digestione e l’appetito in virtù dei principi attivi fortemente amari.

Note

Non indicato in caso di bruciore allo stomaco, o ipersecrezione acida.

L'artiglio del diavolo: Una pianta dalla multiattività

Si tratta di una pianta estremamente interessante ed oggetto di forte ricerca scientifica in particolare per l’attività antinfiammatoria dovuta a principi attivi quali l’arpagoside. È una pianta che mette ben in luce la tipica multiattività degli estratti vegetali. Infatti in questo caso si presta ad un doppio utilizzo a seconda del dosaggio utilizzato. Bassi dosaggi sono infatti più che sufficienti, grazie ai principi attivi amari, per stimolare una digestione rallentata (vedere anche monografia sul Carciofo). A dosaggi più elevati invece entra in gioco l’attività antinfiammatoria utile in particolare per i disturbi che interessano le articolazioni.
A conferma di quanto le conoscenze tradizionali abbiano informato la ricerca moderna ricordiamo che nella medicina tradizionale africana l’Artiglio del diavolo viene utilizzato nei disturbi digestivi, come amaro, e anche per le sue proprietà antinfiammatorie.


lunedì 10 novembre 2014

"Coordinazione dell'Intenzione"
Imparate a rallegrarvi del maltempo, delle code, degli ingorghi,
dei problemi, di ogni negatività..cosi facendo...
vi aspetterà una piacevole sorpresa!


-transurfing -