Tempo fa c’era un
enorme albero di mele con il quale un ragazzino amava giocare tutti i giorni.
Saliva in cima all’albero, ne mangiava le mele, faceva un sonnellino l’ombra:
lui amava quell’ albero e l’albero amava giocare con lui. Il tempo passava, il
bambino cresceva e smise di giocare intorno all’albero ogni giorno. Passarono
gli anni e un giorno il ragazzo, diventato uomo, tornò dall’albero. “Vieni a
giocare con me” disse l’albero. “Non posso giocare! Devo lavorare per la mia
famiglia.
Abbiamo bisogno di una casa: mi puoi aiutare?” “Mi dispiace” disse l’albero “Non ho una casa ma è possibile tagliare i miei rami per costruire la tua casa.” Così l’uomo tagliò tutti i rami dell’albero e scappò via. Passarono altri anni e l’albero era di nuovo solo e triste. Una calda mattinata estiva, l’uomo tornò. “Vieni a giocare
con me!” disse ancora una volta l’albero. “Sto diventando vecchio. Voglio rilassarmi su una barca a vela. Puoi darmi una barca? “Se vuoi, puoi usare il mio tronco per costruire la tua barca.” Così l’uomo tagliò il tronco e vi fece una bellissima barca. Dopo moltissimi anni, ormai vecchio e malato, l’uomo tornò dall’albero: “Mi dispiace, ragazzo, ma non ho più niente per te. Le mele sono finite.” disse l’albero. “Nessun problema, non ho più i denti per masticare!” rispose l’uomo. “Non ho più il tronco per farti giocare” aggiunse l’albero. “Sono troppo vecchio per salire sul tuo tronco!” disse l’uomo. “Davvero non posso darti più nulla: l’unica cosa rimasta è la mia radice!” disse l’albero in lacrime. “Non ho bisogno di molto ora, solo un posto per riposare. Sono ormai vecchio e stanco!” rispose l’uomo. “Bene! Le radici degli alberi vecchi sono il posto migliore per appoggiarsi e riposare.” L’uomo si accovacciò vicino alle radici e l’albero pianse di gioia…
“Siate buoni con i genitori…”
(Al Qur’an Al Karim)
Abbiamo bisogno di una casa: mi puoi aiutare?” “Mi dispiace” disse l’albero “Non ho una casa ma è possibile tagliare i miei rami per costruire la tua casa.” Così l’uomo tagliò tutti i rami dell’albero e scappò via. Passarono altri anni e l’albero era di nuovo solo e triste. Una calda mattinata estiva, l’uomo tornò. “Vieni a giocare
con me!” disse ancora una volta l’albero. “Sto diventando vecchio. Voglio rilassarmi su una barca a vela. Puoi darmi una barca? “Se vuoi, puoi usare il mio tronco per costruire la tua barca.” Così l’uomo tagliò il tronco e vi fece una bellissima barca. Dopo moltissimi anni, ormai vecchio e malato, l’uomo tornò dall’albero: “Mi dispiace, ragazzo, ma non ho più niente per te. Le mele sono finite.” disse l’albero. “Nessun problema, non ho più i denti per masticare!” rispose l’uomo. “Non ho più il tronco per farti giocare” aggiunse l’albero. “Sono troppo vecchio per salire sul tuo tronco!” disse l’uomo. “Davvero non posso darti più nulla: l’unica cosa rimasta è la mia radice!” disse l’albero in lacrime. “Non ho bisogno di molto ora, solo un posto per riposare. Sono ormai vecchio e stanco!” rispose l’uomo. “Bene! Le radici degli alberi vecchi sono il posto migliore per appoggiarsi e riposare.” L’uomo si accovacciò vicino alle radici e l’albero pianse di gioia…
“Siate buoni con i genitori…”
(Al Qur’an Al Karim)
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